Val Rendena - Lago di Idro - Lago di Garda |
22 agosto
2010 - 395 km. ca. |
Finalmente, dopo 2 settimane di brutto tempo, pare che la giornata sarà ancora estiva. Anche se è domenica decido di partire per andare al lago di Garda. La sera prima cerco con Google Maps un itinerario alternativo alla solita statale del Brennero da Bolzano a Rovereto. Ecco quindi che ne è uscito un giretto niente male che mi ha permesso di passare per alcune località che non avevo mai visto in precedenza. |
Visualizzazione ingrandita della mappa |
La partenza è per la mattina presto già verso le 8. Affronto subito il passo della Mendola (in tedesco Mendelpass - 1.363 m. s.l.m.), scendendo poi lungo la val di Non fino ad arrivare a Madonna Campiglio attraverso il passo Campo Carlo Magno (1.681 m s.l.m). La località non mi sembra particolarmente interessante: i soliti turisti, qualche impianto di risalita e molte case, spesso brutte e senza gusto. |
Mi fermo subito dopo il paese per scattare qualche foto alle Dolomiti del Brenta. Purtroppo il controluce non ha per-messo di fare niente di meglio della foto che vedete qui a fianco. Ripresa la strada, ho percorso la Val Rendena fino a Spiazzo. Qui, nella campagna tra Spiazzo e Pelugo c'è una chiesetta che avevo già visto qualche anno fa, passando in macchina. Non avevo mai trovato il tempo per fermarmi, ma avevo visto che le pareti erano dipinte. Decido quindi fermarmi. La chiesa di S. Antonio Abate di Pelugo risale al sec. XV ed è molto importante per il complesso degli affreschi sulla facciata, opera dei Baschenis, la famiglia di pittori itineranti bergamaschi che hanno lasciato molte splendide tracce in Trentino. |
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A Pelugo fu Cristoforo Baschenis, il primo della dinastia a giungere in terra trentina, a firmare nel 1474 un imponente affresco, completato con l'aiuto del fratello Simone, che rappresenta Sant'Antonio Abate sopra la porta della chiesa. L´intento di questi affreschi era di istruire tramite le immagini, di esortare ad una vita lontana dal peccato, in una sorta di biblia pauperum di medioevale ascendenza. |
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Ho gironzolato un po' attorno alla chiesetta che purtroppo era chiusa (in estate è aperta soltanto nel pomeriggio dopo le 15,00). |
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Nel frattempo era arrivata l'ora di pranzo e quindi, visto che il posto era carino ho tirato fuori il mio pranzo al sacco ed ho mangiato. Dopo aver mangiato sono ripartito in direzione Tione di Trento e da qui verso Storo. Questo paese è famoso per la farina gialla con la quale si fa un'ottima polenta. Poco prima del paese di Storo un bivio conduce verso il lago di Ledro che avevo già visto lo scorso anno. Questa volta invece ho proseguito in direzione del lago d'Idro dove non ero mai stato. |
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Mi sono fermato un paio di volte per scattare qualche foto. Mi ha molto colpito il verde della vegetazione che circonda il lago ed il fatto che sembra poco popolato. |
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Da Idro una strada abbastanza veloce porta a Salò e quindi al lago di Garda. Appena arrivato nelle vicinanze del lago il traffico è aumentato e spesso si faticava ad avanzare. Ho cominciato a girare intorno al lato sud del lago fino ad arrivare a Sirmione. Già lo scorso anno avevo tentato di avvicinarmi al paese per visitare almeno la rocca scaligera, ma ero stato "respinto" dal casino di turisti che avevano invaso il breve tratto di strada che porta all'entrata del paese. Questa volta ho riprovato e le cose sono andate un po' meglio. Infatti ho trovato un parcheggio "di fortuna" accanto ad una rastrelliera per biciclette e quindi mi sono incamminato verso l'ingresso della rocca. |
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La visita alla rocca scaligera è durata circa un'ora e mi ha permesso di fare qualche foto dall'alto della torre o del muro di cinta. |
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Purtroppo era un po' tardi per fare una visita anche alle Grotte di Catullo; ho ripreso quindi lo scooter e mi sono avviato verso casa per la Gardesana orientale. Speravo di potermi fermare in qualche altro paesino sul lago, ma trovare un buco dove parcheggiare era un'impresa veramente impossibile. Così sono arrivato fino a Torbole dove finalmente ho trovato un posto appena lasciato libero da un altro scooterista. |
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Ho fatto una passeggiata sul lungolago e verso la spiaggetta piena di bagnanti che prendevano il sole e mi sono fermato qualche minuto per prendere un caffè. Anche se era caldo, si stava meravigliosamente bene, anche grazie al vento tipico dell'alto Garda (chiamato "ora").
Ma ormai era ora di ripartire, perché avevo l'intenzione di passare attraverso la valle dei Laghi ed arrivare a Trento attraverso il Bus de Vela. Appena uscito da Torbole però il traffico era praticamente bloccato. Appena arrivato al bivio per Loppio e Rovereto ho deviato. Da qua a Bolzano ho fatto tutta una tirata, arrivando a casa verso le 8,00 di sera dopo aver percorso ca.
395 km. |
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