Monaco di Baviera

Mercatino di Natale

19 dicembre 2010 - 557 km ca.

"Il caos invernale continua con code, incidenti e voli annullati",. Era questo più o meno il tenore delle notizie che il 18 dicembre  davano i media della Germania.
L'Italia invece era tagliata in due da qualche centimetro di neve.
Quale occasione per andare a visitare il mercatino di Natale? No! Non quello di Bolzano che ormai mi è venuto a noia, perché ogni anno è sempre uguale.
Ecco quindi la decisione di andare a visitare il "Münchner Christkindlmarkt" cioè il mercatino di Natale di Monaco di Baviera.

Naturalmente  questa volta niente moto, ma ho contattato un'agenzia di viaggi di Bolzano che organizza giornalmente il viaggio in pullman: partenza alle 5,30 della mattina e ritorno alle 21,30.
Alzarsi la domenica mattina prima delle 5,00 è una vera infamia, ma una volta all'anno la si può supportare. Il viaggio è durato 4 ore anche per le diverse soste nel tragitto fino a Vipiteno per caricare altri passeggeri. Subito dopo Kufstein. appena attraversato il confine tra Austria e Germania abbiamo fatto una sosta (caffè, sigaretta, pipì).
Comunque siamo arrivati a Monaco alle 9,30, in perfetto orario

Il clima era molto rigido e le numerose fontane erano ghiacciate, mentre le strade erano ancora coperte da uno strato insidioso di neve appena mescolata con sabbia e sale. Comunque il cielo era perfettamente sereno e la giornata si annunciava stupenda. In pochi minuti siamo giunti nella zona pedonale della città dove erano allestite le bancarelle del mercatino.

Quella che ci ha subito colpito è questa che vedete qui sopra a destra con la scritta che abbiamo subito tradotto, tra le risate generali, con "Maroni il caldo".
In realtà era una delle tante bancarelle che per tutto l'inverno vendono le caldarroste (12 castagne 3.00 €.).

C'è da dire che in questo mercatino le bancarelle sono tutte differenti. Quella che vedete qui sopra a sinistra ad esempio si trova quasi di fronte alla "Frauenkiche"

Quelle del mercatino di Bolzano invece sembrano fatte alla catena di montaggio: tutte uguali.

Altra differenza rispetto al mercatino bolzanino: qui è suddiviso in due parti: il Christkindlmarkt (mercatino di Natale) vero e proprio nella Marienplatz e lungo la Kaufingerstrasse, con bancarelle di dolciumi, addobbi per l'albero di Natale, specialità culinarie e, soprattutto, tanti stand per la vendita di vin brulè, birra etc.
Un secondo mercatino, il Kripperlmarkt (in italiano Fiera del presepe), occupa la piazza Rindermarkt adiacente il Viktualienmarkt e vi erano esclusivamente bancarelle che vendevano sia presepi completi che i singoli pezzi.
Passando davanti alla Frauenkirche ("Dom zu unserer lieben Frau") volevamo entrare per una visita, ma era in corso la messa domenicale quindi abbiamo proseguito in direzione di Stachus (chiamata anche Karlsplatz). Qui c'era una grande fontana, ma in questo periodo è stata trasformata in una pista di pattinaggio con tanto di bancarelle in legno attorno per la vendita di birra, vin brulè (Glühwein), dolci natalizi e l'immancabile birra.

La pista di pattinaggio era ancora in fase di completamento quindi siamo ritornati verso la Marienplatz, perchè alle 11,00 iniziava il famoso "Glockenspiel".

La piazza si era riempita di turisti tutti con il naso all'insù in attesa dell'inizio dello spettacolo. Puntualmente alla 11.00 le figure superiori del carillon hanno cominciato a girare. Queste rappresentano un torneo di cavalieri organizzato in occasione delle nozze tra il duca Guglielmo V e Renata di Lorena.

Terminato il "torneo" inizia il ballo tipico "Schäfflertanz". con le figure inferiori che vedete nel filmato qui sopra.
Lo spettacolo del "Glockenspiel" dura una decina di minuti quindi poi siamo andati a visitare il Kripperlmarkt, alla vana ricerca di una statuina del presepe che rappresenti un barbiere. (volevo fare un regalo al mio barbiere che quest'anno ha fatto il presepe nella vetrina del suo negozietto.)
Girando per la città abbiamo notato una cosa strana. La domenica d'oro che da noi rappresenta il momento clou dello shopping natalizio con tutti i negozi aperti, a Monaco vede tutti i negozi chiusi, quindi lo shopping si fa solo nelle bancarelle.

Ormai mezzogiorno era passato ed era il momento di trovare un posto dove mangiare.
Scartata subito la cucina tedesca (in un locale dove ci eravamo fermati per scaldarci c'era un gruppo di italiani che stavano mangiando dei "Weisswurst" molto poco invitanti).
Mi sono però ricordato che anni fa nella zona c'era un ristorante italiano e quindi siamo andati alla sua ricerca. Abbiamo trovato facilmente il ristorante "Bella Italia" dove abbiamo mangiato bene in un ambiente confortevole e ad un prezzo tutto sommato contenuto.
Alla fine del pranzo siamo ritornati alla "Frauenkirche" per una veloce visita all'interno.

Il pezzo forte della chiesa è questo monumento funebre dedicato a Ludovico IV il bavaro. Non è la sua tomba che invece si trova nella cripta della chiesa insieme a quelle di altri sovrani tedeschi.

La chiesa comunque è molto imponente e vale certamente la visita.
La prossima meta era il campanile della chiesa di St.Peter (1158) chiamato "Alter Peter".
Dalla cima del campanile si gode un'ottima vista del centro di Monaco.
L'unico problema è stata la lunga scala che porta in cima al campanile. Per fortuna, con la scusa di lasciar passare quelli che scendevano, si poteva fare sosta per riprendere fiato. Giunti in cima e ripreso definitivamente fiato, abbiamo goduto della stupenda vista della città dall'alto con i tetti ancora imbiancati dall'ultima nevicata.
La discesa dal campanile è stata un po' meno traumatica.

Abbiamo ripreso a passeggiare tra le bancarelle mentre nel frattempo stava scendendo la sera. Con le luci accese naturalmente tutto era più suggestivo.

Ad un tratto sono apparsi i "Krampus" che saltellavano qua e là in mezzo alla gente suonando degli enormi campanacci appesi alle loro schiene, spaventando soprattutto i bambini.

Li abbiamo seguiti per un po' fino a quando sono stati inghiottiti dalla folla.
Nel frattempo si era fatto buio ed era giunta l'ora di raggiungere la Max Joseph Platz dove ci aspettava il pullman per ritornare a casa.
Abbiamo faticato un po' a trovarla, ma alla fine ci siamo riusciti.
Dando un'occhiata all'orologio abbiamo visto che erano solo le 17,00  mentre l'appuntamento era per le 17,30.
Giusto il tempo per bere una birra. Ci siamo infilati in un locale della piazza e ci siamo appollaiati agli sgabelli (i tavolini erano tutti occupati). Dopo un po' è arrivata la cameriera che ha preso le ordinazioni.

Purtroppo dopo quasi mezz'ora ancora non erano arrivate le birre e, per non perdere l'autobus ci siamo alzati e siamo usciti quasi di soppiatto,  inseguiti dalla cameriera che nel frattempo si era svegliata.
Il pullman è partito da Monaco puntualissimo. Contiamo su una sosta prima di attraversare il confine con l'Austria, ma l'autista tira dritto fino in Italia e dopo le solite soste a Vipiteno, Bressanone e Chiusa, siamo arrivati a Bolzano alle 21,30.

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