2° Viaggio a Cuba - 3° giornata

LA HABANA

12 settembre 2006

La giornata odierna è più tranquilla: visita della città de la Habana come la chiamano i cubani.

Le tappe previste sono:

A: Plaza del la Revolution

C: Chiesa di S. Francesco

E: Fortaleza del Morro

B: Plaza del Capitolio

D: Bodeguita del Medio

F: Malećon

Colazione a buffet verso le nove del mattino e poi in pullman fino alla Plaza de la Revolution.

 

La piazza, di mattina, è ancora deserta; probabilmente siamo il primo gruppo di turisti. Su un lato della piazza sostano alcune tipiche auto anni 50 che attirano subito la nostra attenzione.

Plaza de la Revolucion

Playa de la Revolucion

Sono a disposizione dei turisti che vogliono fare un giro per la città.
A questo proposito nel gruppo c'è una giovane coppia di sposi che, avendo prenotato il viaggio con Francorosso, ha la possibilità di fare la visita turistica della città a bordo di una di queste auto. La cosa ha suscitato una certa invidia nelle altre due coppie "regolari".
Naturalmente non è possibile passare da questa piazza senza fare la foto con alle spalle la classica immagine del Che in ferro battuto che si trova sulla facciata del palazzo del Ministero del Interior (ministero dell'Interno)

Vito ne la Plaza de la Revolucion

Monumento a Josè Martì

L'altro lato della piazza è occupato dal monumento a Josè Martì eroe nazionale  dell'indipendenza cubana dal giogo del colonialismo, con la torre alta 109 metri con la statua alta 19 metri.
La piazza pare sia la più grande piazza di Cuba ed ha preso questo nome dopo l'avvento di Fidel Castro nel 1959.
Ogni anno la piazza viene letteralmente invasa dai cubani per ascoltare il discorso del Lider Maximo in occasione dell'anniversario della rivoluzione.
La piazza ha una superficie di 72.000 m.² e viene riempita da circa 1 milione di persone (purtroppo non abbiamo stime attendibili come quelle di Gasparri né quelle da "avvinazzati" della questura).

Terminate le foto davanti all'effige del Che risaliamo sul pullman per tornare verso il centro città e precisamente  nella piazza del Capitolio nazionale.

Capitolio

Teatro Garcia Lorca

Nel 1999 siamo potuti entrare a visitare alcune sale, tra cui la biblioteca, mentre ora lo possiamo vedere solo dall'esterno. Comunque è stato costruito nel 1929 dal dittatore Gerardo Machado (1924-1933).

La cupola è alta 30 m. e assomiglia molto  a quello di Washington. Oggi ospita l’Accademia delle Scienze e il Museo di Scienze Naturali, due fra le più importanti istituzioni culturali del Paese. Alcune sale sono inoltre sede dei Ministeri della Scienza, della Tecnologia e dell’Ambiente.
Riprendendo il pullman si prosegue fino alla Città Vecchia, al limite della zona pedonale, vicino alla basilica di S.Francesco.
La visita alla basilica dura pochi minuti (le chiese cubane sono piuttosto "spoglie" a causa delle frequenti incursioni di pirati cui era soggetta la città).

San Francesco

Cuba

Sempre a piedi siamo giunti davanti alla cattedrale della città, anche questa piuttosto spoglia. Nella piazza antistante c'è un portico sotto il quale abbiamo visto una targa (forse l'unica) che ricordava la visita del Papa. In pratica era la pubblicità della iGuzzini che aveva sponsorizzato e curato l'illuminazione della piazza durante l'evento

Duomo

Interno

Passeggiando per la città ci siamo avvicinati al ristorante dove era pronto il pranzo a base di specialità cubane (pesce fresco ottimamente cucinato). C'era il solito complessino che ci ha allietato per tutta la durata del pranzo.  

Pranzo nel ristiorante al centro della città vecchia.

Complessino

Terminato il pranzo abbiamo proseguito a piedi visitando alcuni luoghi tipici de l'Avana come ad esempio la Bodeguita del Medio famosa per un affezionato cliente: Ernest Hemingway e per i Mojito. In realtà è un locale piccolo e fumoso sempre pieno di gente, ma niente di particolare.

Bodeguita del medio

Personaggi

L'ultima cosa che abbiamo visitato in questa giornata è stato il castillo del Morro che chiude il porto della città de L'Avana. Fu costruito dal 1589 dall'italiano Batista Antonelli, che aveva costruito anche le difese di Cathagena in Columbia. Dai bastioni del Castillo si gode uno stupendo panorama della città de L'Avana.

el Morro

El Morro

Rispetto al 1999 le abitazioni della parte della città che abbiamo visitato sono state in gran parte ristrutturate, anche se, come ci ha detto la guida, troppo lentamente a causa della situazione economica compromessa dal lungo embargo cui è sottoposta l'isola.
La visita della città è terminata abbastanza presto quindi già alle 16,00 eravamo in albergo. Ho fatto una doccia rinfrescante e poi sono sceso per fare un giro a piedi fino al famoso Malecòn cioè il lunghissimo lungomare della città de L'Avana.
Girare a piedi per l'Avana è piacevole e non si è "disturbati" dai soli venditori di souvenir che aggrediscono quasi sempre i turisti.

Il Malecòn

La strada che corre parallela al lungomare è molto trafficata e, rispetto all'altra volta si vedono più macchine "nuove". Le vecchie auto anni "50 sono però sempre presenti ed ho trovato perfino una vecchia Fiat 600 con i cerchi in lega.

Malecòn

Malecòn

Poca invece la gente che passeggiava sul lungomare anche perchè faceva un caldo pazzesco e all'orizzonte si preannunciava un mega temporale.
Un gruppo di ragazzi faceva il bagno tuffandosi dagli scogli e coinvolgendo anche un cane.

Malecòn

L'Avana

Visto che in città c'era il congresso dei capi di stato dei paesi del 3° mondo, le misure di sicurezza erano piuttosto evidenti ed ogni tanto si vedevano sui tetti delle case delle pattuglie di poliziotti di guardia. Niente, rispetto ai controlli di polizia in Egitto ed in SriLanka qualche anno prima.
Verso le  sette ero cotto per la lunga camminata e per il caldo soffocante e quindi sono ritornato verso l'albergo. Lungo la strada però mi sono fermato in un bar con una grande terrazza all'ombra dove mi sono bevuto due birre fresche che ho letteralmente sudato istantaneamente.
All'ora di cena mi sono diretto verso l'albergo dove ho fatto un'altra doccia ed una cena decisamente abbondante, escludendo dall'assaggio solo i dolci.
Nel dopo cena ci siamo ritrovati a chiaccherare ed a raccontarci l'esperienza fatta in città. Le "coppie regolari" si sono accordate per fare insieme il giro della città a bordo di una vecchia limousine anni "50. L'ultima coppia invece ha gironzolato per il parco in cui sorge la gelateria "Coppelia".
Verso le undici tutti in camera a preparare le valige perche domattina si parte per Santa Clara.

 

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