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2° Viaggio a Cuba - 5° giornata
TRINIDAD - CAMAGUEY 14 settembre 2006 |
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La giornata odierna inizia con la visita della cittadina di Trinidad. L'appuntamento è alle 9,00 per la colazione. Io mi sveglio abbastanza presto e così ho la possibilità di farmi un giretto per il villaggio turistico e sulla spiaggia (Playa Ancón) ancora deserta. |
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Dopo la solita colazione a buffet (io ho assaggiato tutto, escluso purtroppo il carrello dei dolci), siamo partiti dal villaggio turistico con il pullman ed in un quarto d'ora siamo arrivati a Trinidad. La cittadina, fondata nel 1514, conserva ancora tutte le caratteristiche delle cittadine caraibiche ed è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO |
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Naturalmente ai turisti viene fatta visitare la parte più antica della cittadina, ben conservata e ristrutturata. Caratteristica è la chiesa di S.Francisco de Asis (è il nostro S.Francesco d'Assisi) e la piazza che rappresenta il centro della città, circondata da palazzi centenari trasformati in musei e centri culturali. Molto interessante la visita di uno di questi palazzi trasformato in museo. |
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Al termine abbiamo avuto un'oretta di tempo per curiosare tra le bancarelle del mercatino locale per turisti. C'erano molti lavori di uncinetto, vestiti etnici, soprammobili etc. Ho comprato un paio di bamboline piccole e leggere. Altri invece si sono caricati di vasi di terracotta, quadri etc. Prima i tornare al pullman ci siamo fermati per qualche istante davanti ad una scuola elementare dove abbiamo consegnato alla maestra un pacco di penne che avevo portato dall'Italia, con grande gioia dei bambini. |
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Terminata la visita a Trinidad abbiamo fatto una sosta in un locale molto famoso per i turisti: la Canchanchara Il nome deriva da un cocktail rinfrescante che si prepara con aguardiente (cioè acqua ardente, la grappa estratta dalla canna da zucchero), limone, miele e ghiaccio e che viene servito in particolari bicchierini di terracotta ben ghiacciati. Altra caratteristica di questo locale sono i concertini di musica cubana eseguiti dal vivo dai migliori gruppi del paese. Il complesso che suonava in questa occasione ci dato una particolare interpretazione della famosa canzone "Hasta siempre Comandante" di Carlos Puebla. |
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Prima di cominciare il lungo viaggio verso Camaguey siamo saliti con il pullman al cosiddetto "Mirador" (Belvedere), una piccola collinetta nelle vicinanze di Trinidad dalla quale ammirare il panorama della Valle de los Ingenios, che un tempo era coltivata completamente a canna da zucchero dagli schiavi importati dall'Africa. |
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Verso l'una ci siamo fermati per il pranzo in un ristorante elegante dove abbiamo mangiato molto bene. Naturalmente quando abbiamo ripreso il viaggio molti hanno fatto la pennichella in pullman. Prima di arrivare a Camaguey, al confine tra la regione di Trinidad e quella di Camaguey abbiamo avuto una avventura un po' particolare. Siamo incappati in un posto di blocco dei militari che ci hanno fatto scendere dal pullman e poi una squadra speciale è entrata in azione per combattere la temibile Aedes aegypti che in quel periodo era la nemica numero 2 (il nemico numero 1 è sempre ovviamente il capitalismo USA) del popolo cubano. Il regime cubano stava conducendo una lotta senza quartiere a questa zanzara responsabile della dengue ("febbre spacca-ossa") e quindi venivano disinfettati con una strana macchina del fumo manovrata dal cosiddetto "Fumigator" tutti i veicoli che venivano da Trinidad. |
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Qualche giorno dopo, passeggiando per Santiago, ho notato il cartello che vedete qui sopra in cui si davano delle semplici norme igienico - comportamentali per combattere questo pericolo. Abbiamo perso un'oretta soprattutto per attendere che il fumo del disinfettante uscisse dal pullman. Il resto del viaggio è passato ridendo e scherzando su questa cosa. Verso sera siamo arrivati a Camaguey dove ci aspettava il peggior albergo di Cuba. Già nel 1999 la guida (Fidel) si era scusata per il pessimo stato in cui era tenuto l'albergo. Dopo sette anni ovviamente niente era migliorato e le camere erano sempre piccole, con un'igiene dubbia (in bagno ho vista una colonia di "cucarachas" sicuramente discendenti da quelli che avevo trovato durante la mia prima visita). |
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L'aria condizionata, indispensabile per riuscire a dormire con le temperature di Cuba, pareva fornita dal motore di uno degli aerei spia americano abbattuti durante i peggiori anni della guerra fredda. Comunque dopo aver fatto una doccia veloce l'ho messa al massimo (cioè, una via di mezzo non c'era) e sono uscito per la cena che per fortuna era al livello delle altre e con qualche extra in più per farci dimenticare le stanze. Dopo cena siamo andati sulla terrazza dell'albergo da dove si godeva la vista della città di notte. Qui ci siamo bevuto un cocktail a base di rum ed abbiamo
chiacchierato un po' criticando le stanze che ci avevano assegnato. Verso mezzanotte tutti a nanna. Arrivato in camera ho spento l'aria condizionata e vista la temperatura raggiunta ho controllato che non ci fossero pinguini in giro e mi sono infilato sotto le coperte. Sono riuscito a dormire abbastanza bene fino alle 7 di mattina. |
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